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Il mondo è la sua casa perché le soluzioni di programmazione di memorie e microcontrollori che realizza sono esportate in più di 30 Paesi. per SMH Technologies di Villotta di Chions, azienda fondata dal pordenonese Claudio Stefani una decina di anna fa, è stata scelta per rappresentare le aziende italiane nella missione in Cina organizzata dall’Ice.
I prodotti dell’impresa sono già destinati ad aziende – diverse multinazionali – che operano nel campo dell’automotive, ma anche dell’elettrodomestico, dell’elettronica e biomedicale. «Noi lavoriamo già con Cina e Giappone – spiega Stefani, Ceo dell’azienda –, grazie alla nostra squadra di ingegneri. Le schede elettroniche, per le quali realizziamo le nostre memorie, sono ormai componenti basilari di ogni prodotto, nei settori più diversi».
E se la tecnologia è oramai la chiave con cui anche le piccole e medie imprese possono approcciarsi a un mercato globale, l’impresa pordenonese lo mostrerà al 17º Expo della Cina occidentale che si terrà a Chengdu (Sichuan) tra il 19 e 22 Settembre.
L l’Italia e quindi il made in Italy è stata scelta come Paese Ospite d’Onore. La delegazione Italiana sarà guidata dal Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Michele Graci. L’onore di rappresentare come capogruppo la delegazione imprenditoriale italiana spetterà proprio a Claudio Stefani. «È una bella opportunità – evidenzia – . La sinergia tra il vantaggio competitivo tecnologico di SMH Technologies combinato all’efficienza produttiva e alle potenzialità del mercato cinesi possano portare a un sostegno e a una crescita reciproci». Stefani dovrà anche fare un intervento istituzionale, «da qui la mia presenza e non solo quella della mia azienda».
La “Fondazione Progetto Italia – Cina” ha organizzato, per le aziende italiane partecipanti, tre giorni di lavori intensi.
Il Padiglione Italia del salone fieristico di Chengdu è curato dall’Ice (l’Istituto per il commercio estero) e accoglierà in tutto 55 imprese. Solo quattro quelle del settore hi-tech, nove del settore energie rinnovabili e urbanizzazione sostenibile e ben 24 del settore agroalimentare, con una interessante
rappresentanza del comparto vitivinicolo. La Cina rappresenta l’eldorado per molti settori della produzione italiana, ma per penetrare questo mercato è quanto mai necessario presentarsi come elemento di un sistema Paese.
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