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Si è conclusa la scorsa settimana la partecipazione di una delegazione di imprese italiane al Forum tra Sichuan e Italia sulla cooperazione industriale, tenutosi a Chengdu (capoluogo della Provincia del Sichuan, Cina Sud Occidentale) dal  6 all’11 aprile.

Il forum, promosso dalla Fondazione Progetto Italia-Cina che dal 2012 ha scelto il Trentino quale base operativa per il territorio nazionale e che qui ha già promosso incontri istituzionali tra le due Provincie siglando un accordo quadro tra i due territori, ha portato in Sichuan 12 aziende italiane.

Gli incontri organizzati con le istituzioni locali, utili a far meglio comprendere le dinamiche in atto per quanto riguarda lo sviluppo economico e sociale della ricca provincia cinese e soprattutto le enormi possibilità di mercato per le aziende desiderose di esportare competenze di alto profilo e prodotti artigianali e industriali, sono stati la base di future fruttuose collaborazioni.

La delegazione italiana ha vissuto una full immersion nel tessuto economico del Sichuan, visitando i centri produttivi e di ricerca più importanti della Provincia per i settori dell’Information Technology ed i distretti per la meccatronica avanzata, settori per i quali questo territorio sta  sempre più diventando un modello di pianificazione al quale ispirarsi.

I numeri espressi da Tang Jian, Vice presidente del Conferenza Consultiva del Partito Comunista cinese del Sichuan, lasciano intendere le potenzialità offerte da questa Provincia: le enormi risorse minerarie della città di Panzhihua (titanio e terre rare), il sistema logistico avanzato e le nuove linee di trasporti interne, oltre nuove 20 rotte aeree verso l’Europa, gli investimenti sulle Università ed i centri di ricerca, l’urbanizzazione pensata con logiche green e gli investimenti sul settore turismo. E ancora un auspicio di collaborazione con aziende italiane sui settori aerospaziale, dell’energia e del  biomedicale. “Un mondo globalizzato alle cui porte si affaccia una sempre più presente Intelligenza Artificiale. Un mondo che per le comunicazioni e gli scambi economici e culturali diventa piatto”, aggiunge Tang Jan, prima di comunicare che sarà prossimamente ospite della Biennale di Venezia con alcune sue opere pittoriche, e gli occhi gli si accendono quando parla della cultura italiana.

I saluti di apertura del Forum sono affidati al Console Generale d’Italia a Chongqing Sergio Maffettone che evidenzia le necessarie ed utili collaborazioni tra Italia e Cina e da risalto al recente incontro tra il nostro presidente della Repubblica Sergio Matterella e Xi Jinping, Presidente della Repubblica Popolare Cinese, nel quale si è fatto qualche passo avanti per la partecipazione italiana al progetto OBOR (one belt one road) che vede proprio nel nostro Paese lo snodo verso l’Europa per gli scambi commerciali con l’Asia.

A fare gli onori di casa anche un trentino, Lorenzo Gonzo, responsabile ufficio scientifico e tecnologico del Consolato Italiano di Chongqing che da qualche anno collabora attivamente con lla Fondazione presieduta da Xin Wang. Ed in tema di trentini, il forum è stato anche l’occasione per suggellare la joint venture tra la GreenBlock di Lavis, azienda specializzata nello studio e ricerca di soluzioni innovative nel settore dei materiali e del  risparmio energetico ed il partner cinese con il quale, grazie all’attività della Fondazione Progetto Italia-Cina, ha iniziato a collaborare per definire nuovi standard per il mercato delle costruzioni.

“Le aziende italiane come la Green Block – ha spiegato Wen Su, Vice direttore del dipartimento degli affari esteri della Provincia del Sichuan,  dopo aver fatto un accenno alla recente missione con gli Stati Uniti nella quale ha accompagnato il Presidente Xi Jinping – possono incrementare la loro presenza in Cina nei prossimi anni anche attraverso la collaborazione con architetti e studi di progettazione. Stiamo affrontando la sfida di progettare e realizzare dei piani di urbanizzazione enormi, che devono essere gestiti con una cultura  della costruzione, come avviene solitamente in Trentino”.  Il mercato cinese del Sichuan interessa anche la Bermat, start up trentina che ha sviluppato una piattaforma per realizzare auto prestazionali totalmente personalizzate, semplificando il flusso di lavoro del costruttore d’auto, espandendone il potenziale creativo.

Nei prossimi mesi la Fondazione sarà impegnata nel mantenimento delle relazioni create durante gli incontri tra la delegazione italiana ed i partner cinesi e l’organizzazione di una visita istituzionale da parte di alcune municipalità del Sichuan in Italia.